Ultima uscita prima della pandemia: SkiAlp in Formazza

Itinerario: Sci Alpinismo. Riale / Passo Nefelgiu / Rif. Margaroli / Ponte.
Giro ad anello, lasciare un veicolo a Riale e uno presso l’arrivo della seggiovia Sagerboden a Ponte.
Distanza: 17,5km
Dislivello: +996m, -1430m
Difficoltà: BSA
Link gita su Fatmap
Relazione: se c’è, non l’abbiamo seguita 😀
Partenza: Parcheggio a Riale, di fianco alla pista di fondo, vicino all’albergo.

Manuela sale verso il Passo Nefelgiu

Inizio con una promessa a me stesso: l’obiettivo sarà sempre quello di scrivere relazioni e diario delle gite entro il giorno dopo. La pandemia fa questi regali e mi ha dato tempo a casa per poter sistemare un po’ di materiale e scrivere. Come già citato nel titolo dell’articolo questa è stata la nostra ultima gita prima del lockdown e molto probabilmente rappresenterà anche l’ultima gita di questa stagione 2019/2020. Proprio ieri sera il governo ha dichiarato che dal 3 maggio ci sarà una lenta riapertura di tutte le attività. Vedremo.

E’ mercoledì 4 marzo 2020, più di un mese fa: dal weekend precedente abbiamo osservato le previsioni e sappiamo che cadrà tantissima neve, finalmente dopo un lungo periodo di alta pressione.

Decidiamo subito di prenderci un giorno di ferie per goderci queste condizioni che si preannunciato stupende, con alta pressione subito dopo la nevicata. Scegliamo la zona della Val Formazza sotto suggerimento di Matteo che avendo una roulotte fissa nel campeggio Sagerboden a Ponte ci potrà ospitare per la notte. Partiamo alle 18 da Milano e ci fermiamo per cena al Vecchio Scarpone a Baceno, l’unico posto in tutta la valle che serve la cena e relativamente vicino a Riale. In questo periodo durante la settimana la Val Formazza è completamente chiusa, non c’è in giro nessuno e fa abbastanza impressione (scrivendolo ora durante la pandemia, fa quasi ridere!).

L’indomani verso le 8.30 partiamo dal parcheggio: ci avviamo sulla pista di fondo in parte battuta con l’intenzione di puntare verso la Diga di Morasco e da lì salire vedendo quali sono le condizioni. E’ tutto pieno di neve davvero fantastica e si preannuncia una giornata stupenda, guastata solo dal vento che da fastidio (ma sarà solo nei dintorni di Riale, poi andrà via).

Salendo a sinistra sopra la Diga di Morasco, per attaccare il Passo del Nefelgiu il più possibile dall’alto.

Giunti vicino alla salita per la Diga incontriamo l’attuale gestore del Rifugio Bim Se: Matteo lo riconosce ed essendo nato e cresciuto in questa zona si ritrovano dopo molti anni di distanza; veniamo a sapere da lui che le condizioni non sono buone per la troppa neve e ci consiglia di non avventurarci verso la Diga. Optiamo quindi di andare a vedere verso il Passo del Nefelgiu ma senza risalirlo direttamente dal basso per la paura di scariche, bensì dal lato sinistro, stando il più possibile alti. Questa strategia si rivela giusta: dopo aver deviato a sinistra e risalita la strada militare completamente nascosta dalla neve riusciamo a portarci sopra la Diga. Da qui iniziamo un lungo traverso che ci porta dopo molto tempo ad imboccare il Passo tenendoci il più possibile alti.

Matteo si porta avanti tracciando mentre aspettiamo Manuela che con la splitboard fa molta fatica a procedere sul piatto. A sinistra si intravede la conca che porta al Passo del Nefelgiu.

Giunti a circa metà del passo valutiamo la situazione e benché si sentano molti rumori impressionanti di scariche (Ale Arrigoni: “si vede che non siete abituati a fare sci alpinismo in inverno.. è normale!”) vediamo che il Passo è in buone condizioni per essere percorso in salita. Noteremo dopo infatti che il vento dei giorni scorsi ha spazzato via efficacemente tutta la neve fresca abbassando molto il pericolo di scariche.

La salita procede bene: l’ambiente è maestoso, silenzioso e ampio. Avevo già percorso il passo del Nefelgiu in discesa durante una due giorni di trail running sempre con Matteo ma è proprio vero che in inverno i luoghi sono completamente diversi.

Matteo traccia verso il Passo

Dopo molte inversioni finalmente arriviamo al Passo: si apre sotto di noi una discesa di circa 300 mt stupenda! Neve perfetta, un po’ pesante, ma pur sempre fresca! Peccato che appunto siano solo 300 metri di dislivello: ce li mangiamo e in un attimo siamo subito al Rifugio Margaroli che in questo periodo è aperto per accogliere gli sci alpinisti e ciaspolatori.

Dopo il pranzo, scendiamo sul pianoro in direzione del rientro verso Ponte. Purtroppo dobbiamo cambiare due volte assetto a causa di alcuni sali scendi prima delle ultime curve a gomito del bosco dopo il bivio per il Rifugio Miriam e la pista da sci della seggiovia di Ponte. La pista non è battuta, discesa abbastanza difficile su neve molto pesante.

A Ponte termina la nostra gita, dove poi due di noi recuperano l’auto a Riale. Il percorso infatti è ad anello, quindi bisogna avere almeno due auto per poter recuperare l’altra a Riale.

Considerazioni finali

  • Ambiente: grandioso, selvaggio ma facilmente raggiungibile.
  • Discesa: purtroppo troppo corta, avremmo avuto voglia di sfruttare di più la neve fresca in un itinerario con più discesa
  • Difficoltà: modeste, ma itinerario lungo, sono comunque 1000mt di dislivello in salita e molti di discesa. Un ottimo allenamento in attesa di obiettivi più importanti. Sconsigliato per le split-board, ci sono molti punti abbastanza in piano.
  • Pericoli oggettivi: no, ma bisogna valutare sempre molto bene la condizione della neve. Il Passo del Nefelgiu con tanta neve fresca può essere pericoloso.

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