7 giorni in Svizzera con il Van / Camper

Tra 5 giorni festeggeremo il primo anno di “viaggio” in compagnia del nostro van sooprannominato “Furgonauz” e piano piano mi sto accorgendo di quanto sia bello utilizzare la scrittura non solo per condividere i nostri itinerari con altri appassionati ma di quanto aiuti a cristallizzare i ricordi nella mia memoria.

Abbiamo avuto la fortuna di trascorrere già più di 60 notti con il nostro Van e capitano situazioni in cui con Laura ci mettiamo a ridere pensando al fatto che non ci ricordiamo dove eravamo il weekend precedente.

Ecco qui quindi il resoconto del nostro viaggio in Svizzera sperando che possa ispirare altri viaggitori a scegliere questo stupendo territorio per passare alcuni stupendi giorni!

Indice dell’articolo:

I giorni sono 9, ma ho considerato un itinerario di 7 giorni escludendo i due giorni in cui abbiamo lavorato a Lucerna.

Per chi ha poco tempo: il nostro viaggio in sintesi

Riassunto delle Tappe e di dove abbiamo dormito dal 29 maggio al 6 giugno 2021:

Il giro che abbiamo fatto è da leggere in senso anti-orario con partenza e arrivo a Rho, dove viviamo. Abbiamo scelto di non visitare il Ticino e i Grigioni in quanto questi luoghi possono essere raggiungi velocemente da casa nostra e aveva quindi senso esplorare zone fuori dal raggio d’azione del weekend.

Qui trovate tutti gli spot e campeggi che abbiamo scelto utilizzando Park4night e i luoghi che abbiamo visto:

Costi

il Van ci ha consentito di rendere il viaggio molto abbordabile anche se abbiamo speso in totale circa 1300€. I costi principali sono stati i campeggi (in Svizzera in alcune valli rischi 200CHF di multa se fai libera), le funivie e i treni.
Non siamo mai andati fuori a cena, per noi in Svizzera non ha senso avendo a disposizione la nostra cucina con tutta spesa fatta in Italia. Se farete un viaggio da una settimana in su vi consiglio di valutare la Swiss Half Fare Card al costo attuale di 120CHF che vi darà possibilità di salire su molti treni e funivie gratis e avere molti sconti su quelle più esclusive e famose. Ovviamente lo abbiamo scoperto l’ultimo giorno -.-

Consigli

  • Compratevi la Lonely Planet, versione cartacea o PDF. Ne vale davvero la pena e vi darà una panoramica completa su ogni zona.
  • In base al periodo, portatevi dietro attrezzatura idonea per trekking o altri sport. Fino a giugno inoltrato vi consiglio vi portarvi dietro ciaspole, ghette e abbigliamento invernale. L’inverno 2020/2021 è stato unico e al momento della nostra visita la quota neve era attorno ai 2300mt.
  • Occhio alle commissioni sul cambio con le carte di credito: aprite un conto corrente come ad esempio Revolut per poter cambiare valuta senza commissioni. Pochi sanno che se acquistate con Bancomat e Carte di credito italiane (quindi in Euro) per ogni transazione pagherete il 3,95% di commissioni (esempio con circuito VISA e Intesa Sanpaolo). Noi così facendo abbiamo risparmiato quasi 50€ in commissioni. Se aprite Revolut questo è il mio codice invito per aprire un nuovo conto, è gratis.
  • La Svizzera ha regole precise per il trasporto in ingresso e in uscita di generi alimentari, bevande alcoliche e merci in genere. Leggete bene la guida o informatevi online. Posso però dirvi che in genere i finanzieri svizzeri non controllano spesso gli italiani in ingresso.
  • Riempite di provviste il Van, più roba vi portate dietro meglio sarà 🙂
  • Utilizzate due App Mobile davvero fenomenali per il vostro viaggio in Svizzera: MeteoSwiss per le previsioni e Swisstopo per pianificare i trekking.
  • Il sito MySwitzerland, davvero fatto spaventosamente bene.

Avremmo cambiato qualche cosa?

Si, a cominciare dall’ultima: il ghiacciaio dell’Aletsch. Purtroppo siamo saliti il secondo giorno di apertura della funivia e oltre a beccarci una giornata con molte nuvole siamo stati costretti a rimanere appena fuori dalla funivia a causa dell’enorme quantità di neve ancora presente. Vi consiglio quindi di fare questa tappa solo in estate inoltrata per godervi anche l’esplorazione attorno a tutto l’Eggishorn e accedere al punto panoramico più in basso rispetto all’arrivo della funivia.

Molto probabilmente poi non ci saremmo fermati di notte a Losanna, il parcheggio dove abbiamo passato la notte è da gente strong per via degli schiamazzi notturni e a parte la parte più alta della città e il lago non abbiamo trovato un posto così bello a differenza ad esempio di Lucerna.

Il racconto del viaggio

Giorno 1: Passo del Gran Bernardo, Castello di Chillon, Montreux e Losanna

Arriviamo a destinazione quasi alle 2 del mattino dopo essere partiti direttamente con il Van dal matrimonio di una coppia di amici da Bergamo.

Prima di tutto non mi ricordavo quanto costasse il famigerato T2: ben 43,60€ per 5 km di galleria! Non male!

Seguiamo fedelmente il navigatore verso le coordinate GPS del nostro spot trovato come sempre su park4night: dopo circa 10′ finito il tunel iniziamo a percorrere una strada bianca e all’improvviso appare davanti a noi la Diga di Toules, uno spettacolo davvero impressionante se illuminata solo dai nostri fari, vista dal basso e immersa nel buio.

Dopo lo “spavento” saliamo velocemente su una stradina laterale e finalmente arriviamo su un bellissimo prato che si affaccia di fianco al bordo superiore della diga. Stellata stupenda e notte altrettanto perfetta.

Il giorno dopo ci svegliamo e dopo una breve passeggiata riprendiamo il viaggio verso Montreux, dove visitiamo il bellissimo Castello medioevale di Chillon (27CHF in due), pranziamo e ci passiamo un bellissimo pomeriggio tra Montreux e Losanna.

La sera dopo cena visitiamo Losanna in notturna e andiamo al Luna Park, vera chicca sopratutto in periodo post-pandemia: purtroppo arriviamo tardi e le attrazioni principali di lì a poco chiudono, lasciandoci a bocca asciutta se non per un giro sulla ruota panoramica dalla quale ammiriamo il lago e tutta la città.

Giorno 2 – Creux de Van e Lucerna

Il giorno dopo ce la prendiamo con calma sapendo che sarà una giornata di viaggio che ci porterà a Lucerna, dove vorremmo piazzarci per i prossimi due giorni di lavoro in remoto. Lasciamo Losanna e il magico parcheggio dove abbiamo trascorso la notte [!!] e decidiamo di andare a vedere un posto consigliato dalla Lonely Planet nella regione di Friburgo, Regione dei tre laghi e Giura: il Creux de Van.

Parcheggiamo a Noiraigue e seguiamo i numerosi escursionisti che si incamminano verso la fine della strada oltre la ferrovia. Inizialmente i nostri programmi erano quelli di effettuare una escursione alle Gole dell’Areuse, ma la scarsa pianificazione dell’itinerario e un po’ di pigrizia ci hanno portato per l’appunto a seguire gli escursionisti verso il sentiero principale che poco dopo abbiamo scoperto ci avrebbe portato al Creux du Van.

Col senno di poi, ottima scelta sicuramente dal punto di vista panoramico: una volta arrivati al punto più panoramico di questo altopiano davanti a noi si è aperto uno spettacolo incantevole. Da est a ovest abbiamo potuto abbracciare con lo sguardo tutte le Alpi Svizzere, fino al Massiccio del Monte Bianco.

Dovendo andare a Lucerna decidiamo di tornare abbastanza presto, mangiamo in Van e ci mettiamo in marcia: la nostra titubanza era appunto quella di rischiare di trovare il campeggio chiuso con la sbarra senza la possibilità di piazzarci per la notte… e dovendo lavorare per i due giorni consecutivi non volevamo trovarci in una situazione del genere.

Arriviamo per le 6 di sera a Lucerna al campeggio e dopo esserci sistemati andiamo a fare un giro sul lago: ci colpisce subito un’atmosfera rilassata da parte delle persone attorno a noi che in serenità sono sedute sul prato davanti al lago e si godono la fine della giornata bevendo una birra, parlando tra di loro o strimpellando.

Giorno 3 e 4: lavoro in remoto!

Saltiamo questa triste parentesi del nostro viaggio 🙂 Sicuramente due giorni diversi rispetto al classico lavoro in pianura ma alla fine.. se devi lavorare, si lavora e la vera differenza la fa il fatto di essere liberi dal lavoro piuttosto del luogo da dove lavori, anche se può essere di certo più piacevole!

In ogni caso siamo contenti di aver azzeccato questa meta per i nostri due giorni di lavoro in quanto risulta davvero piacevole lavorare nella tranquillità di un campeggio e poter andare a farsi una passeggiata sul lago in pausa pranzo e una biciclettata la sera prima che arrivi il buio.

Al termine del secondo giorno finalmente può ripartire il nostro viaggio e ci spostiamo da Lucerna a Lauterbrunnen, presso il Campeggio Jungfrau.

Giorno 5: Lauterbrunnen, Schilthorn e le cascate di Trümmelbach

Ero già stato in questa valle qualche anno fa ma avevo trovato brutto tempo e non ero riuscito ad apprezzare a pieno la sua bellezza: fortunatamente a questo giro il bel tempo è dalla nostra parte e iniziamo a visitare le principali attrattive di questo incantevole luogo.

Ci dirigiamo a piedi dal campeggio verso la funivia dello Schilthorn, convinti che la mitica gita allo Jungfraujoch dovrà per forza aspettare: il tempo non è perfetto e i 210CHF a testa ci paiono davvero esagerati inseriti nel contesto del nostro viaggio. Certo, partendo con il primo treno avremmo potuto sicuramente risparmiare ma decidiamo che questa esperienza ce la godremo di sicuro in futuro pianificando un weekend di nuovo in queste zone e assicurandoci di trovare un meteo perfetto, magari sfruttando l’occasione di raggiungere la vetta dello Jungfrau a 4.158mt.

La gita al Piz Gloria o Schilthorn si rivela in ogni caso molto bella (e comunque sempre costosa, 150CHF per due biglietti compreso un 30% di sconto per la tratta del ritorno grazie alla tessera degli sconti del campeggio) e ci regala una veduta magnifica della triade Eiger, Monch e Junfrau.

Dopo un bel pranzo in un terrazza Murren scendiamo e andiamo a visitare le cascate di Trümmelbach: assolutamente un punto da non perdersi! Questo orrido scavato dentro alla roccia dall’acqua offre più di 10 cascate e grazie ad un sistema di passaggi con gradini è davvero spettacolare riuscire a vedere come l’acqua scorre fragorosa in mezzo alla roccia. Un’ottima meta per concludere al meglio la giornata.

Giorno 6: Kleine Scheiddeg

Dato che è da qualche giorno che facciamo i pigroni e ci facciamo portare su e giù dagli impianti di risalita e trenini pianifichiamo un bel trekking per esplorare la zona: la scelta cade sul Kleine Scheiddeg, la località posta su una collina che unisce le località di Lauterbrunnen e Grindelwald e che ha una stazione di arrivo dei treni provenienti da entrambe le cittadine e quella di partenza per lo Jungfrauoch.

Mappa dell'escursione Lauterbrunnen / Kleine Scheidegg
Mappa dell’escursione Lauterbrunnen / Kleine Scheidegg

Bellissima passeggiata, sentiero perfetto come da tradizione svizzera e località davvero stupenda per ammirare la triade e tutti i ghiacciai attorno. Ovviamente il protagonista assoluto è l’Eiger con la sua parete Nord da 1.650mt di prominenza: per chi come me è appassionato di alpinismo questi luoghi sono carichi di storia e di imprese ed è sempre molto bello immaginarsi le varie cordate impegnate su questa mortale e celebre parete.

Ci fermiamo a prenderci una meritata birra con patatine fritte, osserviamo le solite frotte di turisti (ma molti meno del solito essendo ancora in fase post-pandemia) salire e scendere dalle coincidenze e decidiamo anche noi di scendere in treno per risparmiare tempo e avviarci verso la prossima tappa del nostro viaggio, Zermatt.

Dopo un lungo viaggio e dopo aver preso con Furgonauz il treno da Kandersteg a Goppenstein (passi ancora chiusi, 27CHF) arriviamo a Tasch e in corrispondenza della stazione di partenza dei treni per Zermatt ci posizioniamo nel comodissimo campeggio comunale. Posto spartano per la media svizzera, ma strategico.

Giorno 7: Zermatt e Trockener Steg

Ci svegliamo e contrariamente alle previsione ci accoglie uno stupendo cielo azzurro. Decidiamo di muoverci il più presto possibile per riuscire a vedere il mitico Cervino e la sua famosissima vista da Nord da Zermatt. Dopo una breve visita alla bellissima cittadina decidiamo di incamminarci verso il Trockener Steg, convinti che sarà una lunga salita ma che il ritorno sarà come accaduto nei giorni scorsi tramite funivia.

Mappa dell'escursione
Mappa dell’escursione Zermatt / Trockener Steg

A differenza di quanto comunicato al punto di informazione turistica [!!] arriviamo senza problemi a quota 3.090mt del Trockener Steg con un passeggiata in mezzo alla neve dopo i 2.500mt ma in ogni caso ben tracciata dai mezzi di lavoro delle piste. Anche questo percorso davvero stupendo dapprima in mezzo ad una bellissima foresta e poi in mezzo alla neve e al paesaggio di alta montagna con la parete Est del Cervino e il Breithorn occidentale a farci compagnia.

Dopo una bella sosta al Trockener Steg, purtroppo per lo più chiuso e aperto solo per gli sciatori, scendiamo nuovamente a Zermatt e ci concediamo un bel pranzetto da McDonald’s.

Giorno 8: pioggia e Saas Fee

Unica giornata davvero uggiosa del viaggio: lasciamo il campeggio di Zermatt il mattino con tutta calma sapendo che avremmo avuto poche chances di trovare bel tempo stante una perturbazione che sta interessando tutto l’arco alpino. Decidiamo comunque di visitare Saas Fee e così facciamo: troviamo una cittadina completamente chiusa se non per uno o due posti aperti, come se fosse (e forse è proprio così) appena finita la stagione sciistica e ci si stesse preparando all’estate.

Purtroppo non riusciamo a vedere nessuno dei 4.000 che si vedono da questa vallata e dopo aver pranzato in Van decidiamo di dirigerci verso l’ultima tappa del nostro viaggio prima di rientrare, ossia il ghiacciaio dell’Aletsch.

Arriviamo quindi nei dintorni di Fiesch e dopo aver trovato il posto dove avremmo passato la notte decidiamo comunque di percorrere la Valle del Rodano verso il Passo della Furka, coscienti del fatto di trovarlo chiuso ma al contempo con la speranza di poter raggiungere il punto più alto per valutare di passare eventualmente la notte in un posto decisamente più bello e panoramico.

Purtroppo però arrivati all’inizio dei tornanti dobbiamo fare dietro-front: un divieto di transito (anche se non vediamo sbarre) con relativo rischio valanghe ci fa desistere e rientriamo al parcheggio nei dintorni di Fiesch per la notte. Sarà sicuramente una meta del nostro prossimo viaggio in Svizzera.

Giorno 9: Aletsch Arena, Simplon Pass e rientro a casa

Come accennato all’inizio di questo reportage l’ultimo giorno forse è quello che avremmo voluto “cambiare”: dopo un trekking piuttosto tortuoso da Fiesch a Fiescheralp sotto ai cavi della funivia percorriamo con la funivia l’ultimo tratto per l’Eggishorn, il punto panoramico più alto e (dicono) bello per vedere questo incredibile ghiacciaio lungo 23km.

Mappa dell'escursione Fiesch - Fiersceralp
Mappa dell’escursione Fiesch – Fiersceralp

Come già scritto purtroppo la visita non si rivela così sensazionale, un po’ per le nuvole di passaggio che non ci consentono di avere una vista completa su tutto il comprensorio, un po’ per le poche possibilità di esplorazione legate alla presenza di più di 2mt di neve in vetta. Oltretutto il bar e i punti di ristoro in alto sono ancora tutti chiusi e quindi decidiamo poco dopo di rientrare per arrivare in tempo al Passo del Sempione e concederci un ultimo pranzetto con calma prima di rientrare.

Ultima tappa del nostro viaggio al Passo del Sempione, luogo già scoperto questo inverno ma sempre stupendo da visitare: troviamo molti motociclisti svizzeri a pranzo e qualche sci-alpinista che probabilmente si è concesso un’ultima sciata al Monte Leone.

Qui si conclude il nostro viaggio, rientriamo passando dalla frontiera con il Piemonte e in meno di 3 ore siamo di nuovo a casa.

Spero che questo reportage vi sia piaciuto ma che soprattutto possa costituire la base per un vostro prossimo viaggio. Se vi è piaciuto o se migliorereste qualcosa vi invito a segnalarmelo nei commenti, ciao!

 

 

 

 

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