Pasqua alla scoperta del Canton Ticino, in van

Il giro in breve

Le tappe:
– Cannobio – Lago Maggiore
– Valmaggia – Cascata di Foroglio e Bosco Gurin
– Val Verzasca – Sonogno, Frasco (Val d’Efra e Capanna d’Efra)
– Val Bedretto – Capanna Corno Gries

Durata: 3 giorni, 3 notti
Distanza: Circa 350km
Periodo ideale: primavera / autunno

Dove abbiamo dormito:
Area di sosta Cannobio
Area di sosta Sonogno
Parcheggio All’acqua, Val Bedretto

Perché andare in Ticino

Abitando in pianura e amando profondamente la montagna, ho scoperto  – purtroppo tardi – l’incredibile bellezza della Svizzera. Abbiamo già iniziato a scoprire questa stupenda nazione l’anno scorso ma ci mancava il Canton Ticino, ideale meta per i fine settimane data la sua vicinanza.

Penso che il Ticino sia un luogo ideale da visitare nelle mezze stagioni perché le sue attrattive principali sono il laghi (Maggiore, Lugano) e le sue basse Valli (Verzasca e Bedretto). Siamo in Svizzera: sinonimo di tranquillità, rispetto, cultura per la montagna e per il “bello” inteso come ordine e profondo rispetto per l’ambiente, aspetti che io adoro.

Nonostante la Svizzera non sia particolarmente famosa per la sua ospitalità nei confronti dei camperisti – nelle valli più famose è vietato campeggiare e anche sostare di notte – mi sono sempre trovato bene e facendo una stima veloce penso di aver dormito almeno la metà delle mie notti in libera (gratuitamente) e l’altra metà in campeggi o aree di sosta. Ovvio che qui bisogna rispettare le regole, si parla di 200 CHF di multa.

Periodo ideale

Personalmente amo la montagna (e la Svizzera :D) in qualsiasi stagione, ma penso che il periodo migliore per visitare questo cantone sia durante le mezze stagioni quindi aprile, maggio, ottobre e novembre. Il Ticino è un’altitudine abbastanza modesta (tranne le valli più alte) e il Lago Maggiore offre un clima splendido nei mesi primaverili e autunnali.

Il racconto del nostro itinerario

Cannobio – Lago Maggiore

Dalla pianura ci sono tre itinerari principali per arrivare in Ticino da Sud, in ordine di tempo di percorrenza: passando dalla dogana di Brogeda (autostrada, tenete conto del bollino svizzero per le autostrade, 40€ nel 2022), passando dal Lago Maggiore e la sua litoranea occidentale (molto bella) e dalla bellissima strada panoramica Centovalli, passando dalla Val Vigezzo (Ossola).

Noi avevamo voglia di goderci una serata sul lungolago con un clima mite dopo aver preso freddo per mesi in Van durante l’inverno e abbiamo deciso per la litoranea. Peccato che non avevamo tenuto conto dell’era post-covid e della voglia dei tedeschi di invadere il nostro paese (sotto un certo punto di vista, meno male) durante il periodo di Pasqua.

Risultato: Area di sosta strapiena, trovato un posto di traverso bloccando l’uscita ad un camper giusto per passare la notte (come da programma). Lungolago di Cannobio davvero bellissimo e discreta vita, 10 minuti a piedi.

Valmaggia e Val Verzasca

L’indomani siamo obbligati a muoverci di buon ora, gentilmente invitati dal nostri vicini tedeschi a sloggiare causa necessità di muovere il loro catafalco bianco dall’area di sosta. Dopo aver constatato che il nostro Van non si muoveva spingendolo (…) parlando rigorosamente SOLO in tedesco ci hanno fatto capire che dovevano andarcene.

Ogni tanto mi dimentico di uno degli insegnamenti più importanti che ho compreso in questi primi quasi due anni di vita da camperista: posizionarsi la sera prima e la mattina partire senza muovere il mezzo. Muovendosi la mattina, si rischia solo di beccarsi un sacco di traffico e rischiare di non trovare posto, considerando il traffico delle auto. La sera invece, diciamo dopo le 18, è sempre il momento migliore per spostarsi e trovare il posto per la notte, sfruttando anche il fatto che i “colleghi” molto probabilmente si muoveranno a loro volta.

Tornando al racconto, partiamo da Cannobio con un po’ di traffico entriamo in Svizzera imboccando la Valle Maggia appena dopo Locarno. La valle si presenta subito molto ampia e dopo aver visto l’inizio di una bella pista ciclabile e qualche parete di arrampicata arriviamo alla cascata di Foroglio, una delle attrazioni della valle.

In tutta sincerità… non abbiamo trovato la Valmaggia così particolare: è una valle sicuramente bella ma senza nulla togliere ad una qualsiasi bassa valle delle Alpi. Spinti dalla curiosità siamo andati anche al Bosco Gurin, pensando di trovare una bella foresta o comunque qualcosa di particolare… ma, forse a causa del periodo, non ci abbiamo trovato nulla di interessante se non un bello spiazzo dove pranzare in libera senza preoccuparci di controlli o spazi.

Dopo pranzo ci facciamo una piccola passeggiata nei pressi del bosco e poi decidiamo di dirigerci in Val Verzasca per essere già vicini alla partenza dell’escursione che vorremmo fare l’indomani.

Appena entrati in Val Verzasca ci sorprende subito uno spettacolo unico: il questo periodo del 2022 (esattamente da dicembre ad ora, Aprile 2022) la diga si presenta VUOTA a causa di lavori di manutenzione: la vista è davvero spettrale, terrificante e a tratti davvero impressionante. All’inizio spontaneamente diamo la colpa alla siccità di questo inverno, ma poi leggendo sul web scopriamo che in realtà come detto sopra si tratta di lavori in corso.

Data la notorietà acquisita negli ultimi due anni la comunità della Valle ha istituito una intelligente organizzazione di parcheggi con un ticket unico valido per tutta la valle, camper compresi. Si deve infatti acquistare un biglietto chiamato Camper Card per poter dormire in Valle (24 CHF ad Aprile 2022) che ha una durata di 24h e consente la sosta notturna nelle sole due aree di sosta autorizzate, a Sonogno e a Brione. Vi consiglio la prima, decisamente più bella della seconda.

Val Verzasca – Escursione in Val d’Efra

Il mattino seguente ci spostiamo meno di due chilometri (in alternativa c’è il pullman postale che parte ogni ora dal parcheggio) e partiamo dal parcheggio della chiesa di Frasco per una classica gita ticinese in Val d’Efra. L’itinerario ci è stato suggerito dal libro che possiedo da ormai qualche anno e che in primavera consulto sempre per trovare qualche itinerario interessante, ossia I più bei sentieri tra la Lombardia e il Ticino (2013).

La passeggiata si rivela essere molto bella: vallone con bosco stupendo, sentiero sempre molto ben tenuto e due strappi per arrivare al lago e alla Capanna d’Efra, purtroppo chiusa. Occhio alla neve: in questa stagione sempre meglio portarsi dietro almeno i ramponcini quando si prevede di salire sopra i 2.000mt. Senza questi ultimi infatti avremmo dovuto rinunciare alla salita per un tratto molto breve ma esposto su sentiero misto neve-ghiaccio.

Il panorama è interessante ma non indimenticabile. Ma la cosa più bella è che oggi è Pasqua e siamo completamente soli, nel nostro ambiente.

 

Una volta tornati a Frasco decidiamo di partire subito per raggiungere la Val Bedretto, ultima meta della nostra mini-esplorazione ticinese. Scendendo, non possiamo non fermarci a Lavertezzo per fare qualche fotografia al famosissimo Ponte dei Salti, giusto in tempo per vedere un gruppo di 5 pazzi americani lanciarsi dalle rocce per farsi un bel bagno a due gradi.

Dopo circa un’ora e un quarto di strada arriviamo in Val Bedretto e ci fermiamo per la notte proprio di fianco alla sbarra che chiude la strada in inverno per il passo della Novena.

Val Bedretto – Val Corno – Capanna Corno Gries

Non siamo mai stati in Val Bedretto, ma l’indomani capiamo subito che sarà una di quelle valli destinate a rapirci e che sicuramente meriterà altre visite.

La valle infatti si presenta ai nostri occhi selvaggia, lontana dalla ressa della Val Verzasca, con poche infrastrutture e poco conosciuta. Ma ha una bellezza davvero unica, ad una ottima altitudine (1600mt circa) e con una stupenda strada che porta al Passo della Novena. Guardando su Park4night notiamo che molti utenti hanno segnalato molti spot in mezzo al verde e parcheggi anche per la notte, sinonimo di tolleranza verso i nostri mezzi e quindi di relativa poca ressa. Vedremo che anche in estate manterrà la sua aurea selvaggia o se sarà presa di mira da merenderos.

L’idea è quella di arrivare alla Capanna Corno Gries che conosciamo solo di nome a causa della vicinanza con la Val Formazza, uno dei nostri posti del cuore. Il tragitto è molto semplice nonostante i quasi 1200mt di dislivello del giorno prima: i primi 400 metri di dislivello si fanno sulla strada per il passo (bellissimo percorrerla senza nessuno in giro) e gli altri 400 metri sono in costituiti da 2-3 strappi abbastanza brevi. In questo periodo ciaspole obbligatorie, se non sci (ma non quest’anno, in questo weekend).

Il rifugio è stupendo e rimaniamo colpiti dall’ospitalità dei gestori, dalla loro gentilezza e dal prezzo del pranzo: sembra di stare in Italia, in tutto e per tutto!

 

Pennichella e scendiamo di nuovo All’Acqua. Ci godiamo quindi le ultime ore di sole, ormai forte e alto in questa stagione, prima di riprendere la strada per il rientro fermandoci a Porlezza per una cena con una coppia di amici.

A presto Svizzera!

 

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